Breve Storia della ricerca sugli Umori

La comprensione del sistema degli Umori, formulata da Galen, era fondamentale tra i Greci, gli Egiziani e gli Assiri ed è stata al centro del pensiero filosofico e medico occidentale fino a Cartesio. In seguito Harvey diede inizio a una svolta nella consapevolezza: il temperamento umano, suddiviso in Collerico, Sanguigno, Flemmatico e Melanconico, derivava da una sovrabbondanza di uno dei fluidi umorali. Al contempo le energie proprie degli Umori si riflettevano nel vasto macro-micro sistema: i quattro elementi (fuoco, aria, acqua e terra), le età dell’Uomo, i pianeti. In tutti gli ambiti della vita risuonava l’eco di questi principi, che a loro volta riecheggiavano l’uno nell’altro. Hildegard von Bingen sosteneva che queste energie fossero come “tessuto del corpo umano…  diffuse e attivamente presenti in tutto il corpo… allo stesso tempo sparse per il mondo e su questo operanti.”

Per gli elisabettiani, la teoria degli umori era ancora predominante e Shakespeare adoperò quella conoscenza condivisa per comunicare in modo diretto al pubblico le caratteristiche dei suoi personaggi. Le sue opere teatrali sono farcite di immagini e descrizioni di quegli Umori, per fornirci delle chiavi sia esplicite che implicite.

Evento “Gli Umori Corporei”

Biografia di Merry Conway