Venerdì 22 aprile

Versi dispersi

poesia e musica persiana di e con Pejman Tadayon
voce recitante Claudia Ciceroni

La serata è un viaggio alla scoperta del pensiero mistico persiano. A guidarci è Pejman Tadayon, artista poliedrico, musicista e pittore, che attraverso le sue sonorità poetiche e musicali esprime, in qualità di compositore e interprete, la sua stessa condizione esistenziale sospesa come un ponte tra due culture: la ricchezza della tradizione persiana e le molteplici suggestioni raccolte lungo la sua permanenza in Occidente. Con il suo ultimo progetto, Non siamo sufi, l’artista fa omaggio alla propria formazione presentando musiche di sua creazione eseguite però con gli strumenti classici della tradizione persiana. Questa originale trasposizione in musica dei versi di quattro grandi mistici persiani, Rumi, Omar Khayyam, Hafez e Saadì, intende restituirne l’ambiente sonoro più evocativo. I brani sono cantati da Pejman in farsi e per l’occasione Claudia Ciceroni ne recita il testo nella versione italiana. Brano dopo brano, si va così svelando una grande verità affidata alle pagine più significative della tradizione sufi: quella di un sentimento di estraneità ad ogni appartenenza rigidamente intesa, indispensabile per vivere in piena libertà. “Sono convinto che l’Oriente e l’Occidente possano incontrarsi e conoscersi profondamente. E non ho altro che la musica per dimostrarlo”.

Pejman Tadayon musicista, compositore e pittore, è uno dei massimi esperti di musica persiana e sufi in Italia. Nasce a Esfahan (Iran), dove ha studiato l’antico repertorio e gli strumenti tradizionali persiani. In Italia ha fondato diversi gruppi musicali e il Pejman Tadayon Ensemble, per il quale compone musiche originali ispirate alle poesie di Rumi e al Sufismo. A Roma ha inaugurato la Galleria Sonora, in cui espone le sue opere di pittura musicale. Insegna oud, târ, setâr e teoria della musica orientale.

Claudia Ciceroni, pedagogista musicale, cantante e direttrice di coro con un background di recitazione e danza, è laureata presso il conservatorio di Fermo in canto rinascimentale e barocco. Integra le metodologie Willems, Gordon e BAPNE con lo studio dei metodi Dalcroze, Kodaly e Orff-schulwerk. Svolge attività in cori e ensemble di musica antica, compagnie teatrali e produzioni cinematografiche. Insegna musica e vocalità in contesti educativi e performativi trasversali (teatro, cinema, danza, scuola, coralità).